Museologia
L'attività di ricerca
Nel Museo si svolgono numerose ricerche, tutte volte al miglioramento dell’offerta e della soddisfazione del pubblico. Di seguito gli ambiti in cui si svolgono questi studi.
Allestimenti museali
Solitamente, prima dell’allestimento di una sala o di un angolo espositivo, si dovrebbero valutare le aspettative ed anche le conoscenze dei visitatori scelti come target per il futuro allestimento. Questo tipo di studio prende il nome di front-end evaluation e viene condotto mediante diversi strumenti: questionari, interviste, focus group, allo scopo di comprendere da un lato cosa il pubblico desidera sapere sull’argomento, dall’altro l’effetto che quel determinato allestimento sortirà. Condurre questo tipo di indagine è vantaggioso non solo dal punto di vista dell’efficacia dell’allestimento, ma anche dal punto di vista economico in quanto può evitare inutili sprechi di denaro allestendo qualcosa che non è gradito o compreso appieno.
L’allestimento della Sala dello Squalo elefante è stato supportato dal primo studio di front-end evaluation condotto in Italia in un museo scientifico.
Un altro esempio simile è quello che è stato condotto in attesa di poter allestire una sala dedicata alla collezione malacologica.

La sala dello Squalo elefante
Contestualizzazione del Museo nel territorio che lo ospita
Il Museo di Biologia Marina “Pietro Parenzan” si trova, per espressa volontà del suo fondatore, a Porto Cesareo che è un paese i cui residenti sono pescatori.
Si è avvertito il bisogno di far capire ai pescatori che il museo non deve incutere soggezione, anzi deve essere un luogo strettamente legato alla cultura locale, di cui deve raccontare le storie, in questo caso le storie della pesca, della loro pesca.
Questo obiettivo è stato raggiunto con un allestimento partecipato: la Sala della pesca. Questa sala è stata progettata e realizzata in collaborazione con i pescatori, i quali hanno fornito le notizie riguardanti i modi e i tempi della pesca e i periodi di maggiore pesca in relazione alle specie, ed hanno anche portato i loro attrezzi che sono stati esposti nell’allestimento della sala. Il risultato di questo lavoro è stato da un lato una sala in cui la cultura locale è bel rappresentata e può essere ben compresa dai visitatori del museo, dall’altro l’acquisizione di un pubblico nuovo per il museo: i pescatori, che fino ad allora costituivano un “non pubblico”.
Attività educative
Nel museo si svolgono attività educative volte soprattutto alla salvaguardia dell’ambiente marino.
Periodicamente gli interventi educativi che hanno luogo nel museo sono sottoposti a valutazione sia in relazione all’acquisizione dei contenuti, sia in relazione al cambiamento di opinione e di atteggiamento nei confronti delle tematiche affrontate.

Attività educative al museo Parenzan
Aapettative dei visitatori
Nel museo si conducono studi sulle aspettative del pubblico. Il pubblico dei musei è in genere molto variegato e nel Museo di Biologia Marina “Pietro Parenzan” i visitatori sono in massima parte costituiti dagli studenti di ogni ordine e grado durante l’anno scolastico e dai turisti, in prevalenza rappresentati da famiglie con bambini, durante la stagione estiva. Negli studi condotti si è evidenziato come alle diverse categorie corrispondano diverse aspettative. Questo tipo di ricerche sono importanti per allineare le scelte del museo ai desideri dei suoi visitatori.
Giudizi, consigli e riflessioni dei visitatori
Uno scrigno di notizie su ciò che il visitatore pensa del museo appena visitato è il visitors book, un quaderno dove ciascuno può scrivere liberamente alla fine della visita. Molti visitatori ci scrivono le loro riflessioni, ma anche consigli utili per i museologi che si occupano delle attività allestitive ed educative. Lo studio di questi commenti liberi è complesso, proprio in funzione della loro estrema varietà, ma può costituire un utile strumento per la comprensione dei bisogni del pubblico.